Avendo partecipato ai convegni di Ecomondo – la fiera di settore che si tiene a Rimini ogni anno a novembre – siamo lieti di comunicare che i funzionari del Ministero dell’Ambiente hanno ribadito l’intenzione del ministro Sergio Costa di porre fine al SISTRI entro la fine del 2018.

Tale annuncio era stato dato ufficialmente dal ministro dell’Ambiente il 4 ottobre, in occasione della sottoscrizione del protocollo d’Intesa tra il Ministero e il Comune di Assisi – per promuovere la diffusione di pratiche virtuose per la tutela dell’Ambiente. Infatti, aveva annunciato la chiusura a fine anno dell’attuale SISTRI (Sistema di tracciabilità dei rifiuti industriali), per aprire un nuovo sistema in primavera, al quale ha accennato anche Ilde Gaudiello, dirigente della Div. III Direzione generale rifiuti e inquinamento del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, intervenuta al convegno sulle prospettive dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali a Ecomondo l’8 novembre.

Inoltre, in un’intervista al portale di Tiscali, del 17 settembre, il ministro Costa aveva dichiarato: “Per quello che mi riguarda, da ministro, credo che vada ripensato il sistema di controllo ambientale dei rifiuti SISTRI, in vigore da una decina di anni. Dobbiamo riconoscere che non ha funzionato. Non si tratta di migliorarlo, ma di mandarlo in pensione. Entro la prossima primavera (2019) entrerà in funzione un nuovo sistema di tracciabilità dei 140 milioni di tonnellate di rifiuti speciali che si movimentano in Italia”. Secondo il ministro quasi tutti i mezzi sono dotati di GPS e rilevatori satellitari, pertanto questi dispositivi vanno messi in rete.

La volontà del ministro Costa, ribadita dai funzionari del Ministero a Ecomondo 2018, è quella della “sburocratizzazione”, del superamento del SISTRI e del graduale abbandono dei formati cartacei a favore di una sempre più estesa digitalizzazione degli adempimenti per le imprese che producono e gestiscono rifiuti (Formulari Rifiuti e Registri di Carico e Scarico).